lunedì 10 gennaio 2005

Chi ha spento la sigaretta?

Aprendo il giornale in questi giorni ho sorriso (ma anche provato un po' di fastidio) di fronte a tutti gli articoli che - parlando del nuovo divieto di fumo nei locali pubblici che è scattato da ieri a mezzanotte - si sono lanciati in una corsa, un po' sproposita nei termini, che sembra voler ridimensionare "le colpe" dei fumatori e far venire gli scrupoli a chi non porta con sé tabacco e accendino.
Mi sembra un'esagerazione: intanto perché ho sentito personalmente tanti fumatori dirsi d'accordo con questo divieto; in secondo luogo, non mi pare una norma così assurda che dove si mangia o dove ci sono persone che non fumano si vieti a qualcuno di fumare (forse non ci guadagnano tutti e due, in fin dei conti?). E poi, non si dica che si vuole trattare da appestati i fumatori: se facciamo un passo indietro con la memoria, quante volte chi fra noi non fuma, ha chiuso tranquillamente un occhio nel lasciar accendere la sigaretta a qualcuno seduto allo stesso tavolino?
Visto che volendo si può discutere anche di problemi un po' più seri, magari la crociata pro o contro fumatori, non è proprio così prioritaria: un po' di rispetto e di senso civico dovrebbero bastare a risolvere questi problemi.
Altrimenti, indossiamo tutti una bella giubba da crociati, e via: ad ogni angolo di strada, sciabolate su ogni mozzicone fumante!;-)
Alla prossima!
Cla

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