lunedì 9 gennaio 2006

ALCATRAZ

Avete un po’ di sana rabbia in corpo? Ce l’avete?? SI o NO??? Prendete posizione, ragazzi. Prendete posizione perché tocca farlo tutti i giorni, se non volete finire k.o. prima del tempo…stesi da tutto quello che ti danno ad Alcatraz!
Sapete cos’è Alcatraz? No, non il carcere americano sull’isoletta a largo di San Francisco…In Italia, è stato una trasmissione radio di qualche anno fa che non andrà più in replica…Era la voce di Jack Folla, condannato a morte, a condurla. Adesso in libreria potete trovare la raccolta dei testi di quelle trasmissioni, s’intitola ALCATRAZ. Jack Folla, un d.j. nel braccio della morte. No, non è pubblicità. Fate quello che volete. Liberi di leggere o no. Però se quel po’ di rabbia ce l’avete ancora e di rassegnarvi non vi va giù, qui troverete la vostra rabbia espressa meglio che da voi stessi!
Alcatraz non è il luogo dove sta rinchiuso Jack. Alcatraz è fuori, dove stiamo noi.
Io non so se Jack Folla sia esistito davvero. Quando ho finito di leggere l’ultima pagina il dubbio m’è venuto, davvero. Suggestione? Mah…Probabilmente è solo una brillante invenzione di Diego Cugia – mio conterraneo, direi, a giudicare dal cognome – autore di romanzi, film e sceneggiati…però quello che c’è scritto là dentro – immaginazione o no – è vero. È VERO.
Penso però che sia stato un po’ un gioco crudele realizzare un’idea del genere…anche se Jack non è esistito in senso fisico…D’altra parte esiste in noi, almeno in qualcuno, speriamo in molti.
Io non sono d’accordo con tutto quello che dice, in alcune cose ho sentito il privilegio, reale, di poter guardare oltre. E poi di poter guardare qui, vicino, dove fa più male…
Ah, un’avvertenza: il suo linguaggio è sporco, duro e crudo. Vedete di andare oltre lo scandalo, c’è ben altro sotto per cui conservare l’indignazione.
Volete provare a vedere che prospettiva ha un albatro in volo?

4 commenti:

Andrea (sdl) ha detto...

mi avevano già consigliato questo libro. Ora ho ancora più scuse per comprarlo :)

Andrea (sdl)

kla ha detto...

Vedo che potremmo mettere in comune uno scaffale della libreria!;-)
A me l'he regalato una mia amica per natale, dicendomi che era un libro che non poteva mancarmi! In effetti, non mi ha dato alcun motivo per lamentarmi!

Anonimo ha detto...

…stesi da tutto quello che ti danno ad Alcatraz… o che non “ti danno” ad Alcatraz?

Un’idea realizzata attraverso un gioco crudele, dici… beh, forse non così tanto.
Alla fine l’albatro riesce a volarsene via! :)
E se è vero che quel Jack Folla, quel condannato nel braccio della morte che parla con voce roca da un microfono è una parte di noi, allora nel suo ultimo volo la nostra speranza può librarsi con lui.
Quella speranza che riesce a spezzare le catene. Quella a cui a volte non rimane voce, ma che vive ancora d’idee e non del vuoto “pneumatico”. Quella che è ancora capace di indignarsi, di usare il cinismo e l’ironia. Quella che grida “Toglietevi l’orologio dal polso, le emozioni non hanno tempo”.

Mile

Anonimo ha detto...

DIEGO CUGIA CENSURATO!
Resuscitiamo il morto!!!

Adesso censurano anche i morti.
Certo, la voce di un vecchio zombie come Diego Cugia
può dar fastidio
perchè sa farli resuscitarli, i morti,
sa risvegliare quelle coscienze defunte,
scandalizzare con l'arma più temibile:
la denuncia delle verità.

Se la Par Condicio,
meglio
Porco-indicio, se diventa una bestemmia così oltraggiosa
tanto da oscurare la luce di uno degli ultimi illuministi che hanno qualcosa da dire in Italia,
alla fine è anch'essa uno strumento in mano al regime mass-mediatico,
nulla più.

Ma il direttore Santalmassi di radio 24 nega che di problema di par condicio si tratta,
e allora?

Forse la confindustria non può permettesi nella sua radio la presenza di un fuoriclasse della informazione?
di un poeta vestito da dj?
di un contraltare a tutta la mediocrità trash che ci propinano dal tubo catodico all'antenna della radio???

Michel Moore negli Stati Uniti trova sempre uno spazio dove potersi esprimere,
Pasolini aveva le prime pagine del corriere,

Possibile che per Diego Cugia sia occlusa l'etere?

Tenetevi i vostri Fiorello,
i vostri Albertino dalle battute preconfezionate come i prodotti dei loro sponsor,
a queste uniformi di pagliacci noi preferiamo un pierrot defunto,
ma che sa farci piangere o sorridere,
incazzare o meditare,
con il solo ascolto di una scrittura
che tocca le corde più armoniose del nostro cuore scordato.

Facciamo qualcosa,
mobilitiamoci,
organizziamo messe nere,
sette diaboliche,
affinche a questo zombie sia ancora permesso il contatto dall'aldilà.

Facciamo di più,
domani alle 1400, su radio24 dovrebbe essere messa in onda la sua ultima puntata,
sotterriamo di protesta l'indirizzo della redazione del direttore Giancarlo Santalmassi
affinchè torni sulle sue decisioni,
dissoterri i suoi buoni (iniziali) propositi
per non drla vinta almeno una volta alla non-cultura-orwelliana del Grande Fratello
contro gli Scritti Corsari di un pasolini contemporaneo.

Vik
guerrillaradio