lunedì 20 marzo 2006

Semplice…come fare la spesa

È abbastanza curioso sapere che il commercio equo e solidale è nato, in origine, per dare sostegno…all’Italia. Infatti, verso la fine degli anni ’50 una fondazione cattolica olandese – la S.O.S. Wereldhandel – nacque per raccogliere latte in polvere, in seguito alla grande impressione suscitata dalle notizie di fame e povertà che giungevano dalla Sicilia del dopoguerra.
Contemporaneamente, a Oxford, una ONG fondata dai quaccheri – la OXFAM – iniziò ad accorgersi della necessità di molti Paesi del Sud del mondo di trovare un mercato per i loro prodotti.
L’idea era – ed è ancora – quella di renderli partner commerciali a tutti gli effetti, e non mendicanti e/o dipendenti del sistema capitalistico basato sulle multinazionali.
La Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale definisce questa forma di commercio come «un approccio alternativo al commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l’ambiente […] è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori».
Trade not aid è lo slogan, in altre parole. Nelle Botteghe del Mondo non si vendono solo le bandiere della Pace: se i primi esempi di prodotti equi, sono stati il cotone, il caffè, la cioccolata…oggi nelle Botteghe si può praticamente fare la spesa completa. Alimentari, libri e artigianato, ad ognuno il suo.

2 commenti:

riccardo ha detto...

la mia coinquilina lavora nel reparto marketing e contabilità di Altro Mercato. Se hai qualche curiosità puoi chiedere a lei.
ciao r.

kla ha detto...

Fantastico! Io ho fatto la volontaria da dicembre...fino a sabato prossimo in una bottega qui a Trieste!