venerdì 26 maggio 2006

La regola. Una nuova regola.

I need to reflect.
(First of all, I have decided that sometimes I want to try to write some article of this blog in english…It’s a challenge with myself!)
I think there are different kinds of people, but as Orwell said in his The animal’s farm: «Every animals are equals, but some are more equals than others».
I want to say that, sometimes, you can be far from your country, but you can find the same kind of people defects. Someone who like too much himself, someone who don’t like anything (included yourself, I think) and who criticize all the others…
I never like these types of attitudes, at home or somewhere else.
I think that we are here – or at least, I’m here – to learn English. It’s the most important thing. Certainly, I like meeting people from others countries, I like meeting Italian people, I like going out and visiting a lot of places, but nothing can prevent me to take full advantage of this privileged situation to learn this language.
I’m really determined to do it!
I think that everyone need his space, his time to get used to this adventure. For this reason, I guess sometimes it’s difficult to understand each other. But it is normal. It need, I think.

…Ma la mia riflessione va oltre questo. Una settimana fa, più o meno, mi sono resa conto di una cosa. Ho finito la scuola, ho finito l’università. E adesso è il momento in cui vado sempre più verso l’essere una persona adulta, non più solo sulla carta. Una volta raggiunta anche l’indipendenza economica (e potenziato il resto, perché credo che non potrò mai smettere di cercare di superare, un po’ alla volta, i miei limiti, soprattutto la mia insicurezza), potrò – dovrò – prendere decisioni di cui sarò l’unica responsabile.
Questo pensiero mi ha sorpreso. Perché mi si è formato nella mente un po’ alla volta, ma si è concretizzato tutto insieme. Perché ho avvertito un senso di leggerezza, quasi di vertigine, al pensiero di tutta la potenzialità di questo momento e di quelli che verranno.
Posso decidere di avere un figlio. Posso decidere di andare a vivere con la persona che amo. Posso cercare un lavoro che mi piace. Posso decidere dove voglio cercare di stabilire la mia vita. In realtà, so che in questo preciso istante, non sono pronta per tutte queste cose – non al 100% almeno –, per alcune non lo sono affatto, altre non le desidero nemmeno con tanta immediatezza, ma la strada lungo la quale mi sto avviando è fatta proprio di questo.
Alcune di queste cose rappresentano una sfida immediata. Domani si comincia.


«E la regola secondo me è:
quando sei a un bivio
e trovi una strada cha va in su
e una cha va in giù,
piglia quella che va in su.
È più facile andare in discesa,
ma alla fine ti trovi in un buco.
A salire c’è speranza.
È difficile, è un altro modo di vedere le cose,
è una sfida, ti tiene all’erta.
L’altra cosa che io ti ripeto,
e spero che tu la capisca,
è di essere cosciente di quello che ti succede.
Non prenderlo alla leggera.
Bisogna essere all’erta e
prendersi dei momenti da soli,
di silenzio, di riflessione,
di distacco. E guardare.»

da “La fine è il mio inizio”
Tiziano Terzani

Nessun commento: