martedì 17 ottobre 2006

Love? Actually, it is…

…forse è meglio che non continui questa frase: ad ognuno la libertà di chiudere come vuole.
Comunque sia, ieri sera ho visto Love Actually, appunto. Un filmino simpatico, niente di straordinario, ma descrive bene alcune situazioni comuni (e anche qualcuna un po’ surreale, ma che ci sta per licenza filmica, come la storia dei due stuntmen): il marito meschino che regala la supercollana alla sua dipendente giovane, volgare e disponibile, ma viene sgamato dalla moglie con cui è sposato da 12 anni e ha due bambini; il migliore amico dello sposo, innamorato della sposa; il ragazzino di 11 anni che, serissimo, dichiara di essere innamorato della sua compagna di scuola; i due colleghi di lavoro che sono reciprocamente persi, ma quando finalmente se lo dicono la storia non va avanti per colpa dei doveri familiari di lei (che peccato!).
Queste ed altre storie si svolgono a Londra, nelle cinque settimane precedenti il Natale e non tutte hanno il lieto fine. Una volta tanto.
Ora, non prendetemi per un corvo che gufa sulle storie altrui però ho trovato alcune cose un po’ più realistiche di come vengono normalmente presentate in questo genere di film. E giustizia sia fatta. Piglia, incarta e porta a casa.
Perché capita che vuoi una persona ma non ci puoi stare perché in quel momento c’è un ordine di priorità diverso. Come succede che conosci una persona e poi devi partire e lasciarla mille e più chilometri lontana, chiedendoti se magari avrebbe potuto funzionare. O capita ancora che là dove dovresti comunque dare il meglio di te, nel bene e nel male, ti comporti in maniera ridicola e meschina e segni un punto di non ritorno.
Per concludere, io non ci credo ai miracoli di Natale. Credo, piuttosto, che a ognuno tocchi il suo destino e che questo non sia preconfezionato in nessuno standard, in nessuna moda, in nessun diktat sociale.
Credo nell’imperfezione, nella normalità e nell’onestà. Credo che le cose vadano dette così come le si pensa. E che bisogna mettere in conto che avranno delle conseguenze. Credo che non si possa fare avanti e indietro nella vita delle persone come se niente fosse.
Tutto qui.

1 commento:

Pinella ha detto...

Anch'io la penso come te, non penso che uno si innamori della persona sbagliata e non possa farci nulla, se vedi che uno è sposato non lo guardi neppure, il destino a volte penso che lo creiamo noi!