sabato 18 novembre 2006

Osservazioni

Si dice che “il mondo è bello perché è vario”, però ogni volta che capito in un nuovo ambiente mi rendo conto di come sia facile, facilissimo, addirittura banale ricondurre ogni persona presente a una qualche tipologia, più o meno stereotipata. Questo vale anche per me, immagino, ma la cosa stupefacente è che sembra che la gente non faccia caso a questa cosa. Dico sembra, magari mi sbaglio.
La cosa che però mi infastidisce è che, generalmente al di là degli stereotipi, spesso mi capita di vedere una “tendenza al ribasso”: prendi un gruppo di persone che si sentono più o meno affini tra loro e noterai come rapidamente inizi l’atteggiamento da scazzati: a chi fa meno, a chi gliene frega meno…insomma «meno alto, meno forte, meno veloce», una competizione (al contrario) in piena regola! Il tutto, spesso, si lega anche al voler essere “trasgressivi”: opposizione a una società stra-competitiva, si potrebbe dire per fare un po’ di psicologia sociale a buon mercato.
Comunque sia, quello che mi viene da chiedermi è perché pochi sembrano ammettere, non dico le loro ambizioni, ma i loro obiettivi. Semplicemente. Non c’è nulla di cui vergognarsi, mi pare. O no?
In ogni caso, delle volte mi sembra davvero di averne abbastanza di gente che si comporta così. Basta lagne. Rimboccati le maniche e datti da fare. Perché ti alzi la mattina? Decidi, scegli! Ci sarà pure qualcosa che vuoi fare, qualcosa che ti piace, che ti appassiona. Qualcosa per cui la mattina valga la pena di alzarsi!
E un’altra cosa: un po’ più di sensibilità, di lungimiranza e di apertura mentale. Di quella vera.

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