sabato 30 dicembre 2006

Io dico NO!

Infrango la promessa di mantenere il silenzio fino alla fine dell'anno che avevo fatto qualche giorno fa in seguito alla notizia e alle immagini dell'impiccagione di Saddam Hussein.
Premesso che si trattava certamente di un dittatore sanguinario e, probabilmente, anche con seri problemi pschici, indubbiamente colpevole di orrori, rompo il silenzio per dire: NO!
Sono contraria alla pena di morte, applicata a chiunque e per qualunque ragione.
Sono per una Giustizia che sia tale, seppure umana. Per una Giustizia che sappia impedire ai criminali di continuare a nuocere alla società, ma che sappia dare loro occasione di rieducazione, come dice la nostra Costituzione (articolo 27).
A questo vorrei, infine, aggiungere il mio disgusto per le immagini che sono state girate e mandata in onda prima dalla televisione irachena e poi riprese da quelle di tutto il mondo. Come già era accaduto in occasione della cattura di Saddam Hussein e, prima, della morte dei figli, credo che queste immagini non servano a dare la notizia, ma solo a contribuire a una spettacolarizzazione che torna utile a quanti cercano di lavare la propria coscienza sull'altare della giustizia.
Concludo con l'invito a chi condivide quest'idea a firmare l'appello per la moratoria all'ONU per l'abolizione della pena di morte sul sito dell'associzione Nessuno tocchi Caino.

2 commenti:

Andrea (sdl) ha detto...

Già. Adesso è importante eliminare questa pratica medievale. C'è chi parla di rendere mondiale la negazione alla pena di morte, ma la domanda è : gli stati uniti che faranno?

Andrea (sdl)

kla ha detto...

Credo che, come al solito quando una cosa "non gli conviene", diranno no...Certamente Bush è il tipo di persona che penserebbe di "rimetterci la faccia" nell'abolire la pena di morte, anziché pensare che, una volta tanto, farebbe una cosa giusta...
Cmq, mi fa piacere che la prima azione internazionale dell'Italia quest'anno sia stata promuovere di nuovo la moratoria e, stando a un'intervista dell'ex ambasciatore italiano all'ONU che c'è su Repubblica di oggi, vale la pena provarci, magari con un buon lavoro di diplomazia. Speriamo!:-)