lunedì 12 marzo 2007

La ragazza cioccolato

Io sono la ragazza cioccolato. Cioè, una ragazza cioccolato. Una delle tante. Poi, tra tanti, unica come tutti.
La storia della ragazza cioccolato "comincia" ieri sera, per me. Tornata da Torino mi sono messa a leggere un opuscolo, preso a CioccolaTò (la fiera del cioccolato che si è svolta la scorsa settimana). Si tratta di un racconto, di quelli scritti a più mani, a partire da un incipit (in realtà, il primo capitolo) pubblicato su Internet. Alle navigatrici, il compito di continuare.
"La Ragazza Cioccolato" è una storia sentimentale, (stranamente) breve - almeno nel senso della lunghezza del racconto - e racconta cose in cui, facilmente, ci si può rispecchiare.
Serena, la protagonista, dice:"...Esistono le ragazze-cioccolato… e le altre…Le ragazze- cioccolato, come me, si sciolgono in bocca e non costano tanto, sono perfette da turlupinare, da tenere come amanti sottobanco, sono delle fesse mansuete, che si accontentano di zucchero e di carezze. Poi esistono quelle che si prendono tutto, che vogliono la fede al dito, le garanzie economiche e lo status sociale… Le ragazze-caffè, che arrivano sempre alla fine".
E' una storia che parte dall'amarezza (come quella del cacao al naturale) e poi...be', come finisce non ve lo racconto (anche perché lo potete leggere qui, se vi va), però da ragazza cioccolata una cosa la voglio dire, con le parole di Franco, il barista del bar di Piazza Vittorio:
"...Non ti è neanche venuto in mente che tu, in realtà, sei una Ragazza-Bicerin?... Tu hai la cioccolata, hai il caffé e hai pure la panna… Tu hai tutto".

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