lunedì 9 aprile 2007

"Good night and good luck"

... o anche: "perché ti viene ancora voglia di fare il giornalista".
Perché il giornalista è uno che parla solo quando c'è qualcosa da dire. Perché è uno che sa cos'è il silenzio e quanto può valere. Perché è uno che non fa domande per il gusto di farle. Perché è uno che ha consapevolezza del casino che potrebbe venir fuori da una risposta. Perché è uno che può anche dar l'idea di star seduto comodo, ma non è detto che dentro abbia solo velluto e trine. Perché è uno che non da mai per scontato nulla. Perché è uno che non ha il lusso del pregiudizio. Perché è uno che cerca sempre di guardare un po' più lontano. Perché è uno che può parlare poco e ascoltare molto.
Cosi è se vi pare. Almeno per quanto mi riguarda.

1 commento:

Anonimo ha detto...

un film che ho a lungo atteso di vedere ma che poi non mi è parso né chiaro né significativo. piuttosto un centrifugato di non identità filmiche. sempre irrisolto. a metà tra il docu-moore e il Film, tra l'info e il teinment, tra storie sussurrate ai microfoni e immagini vissute (si, ma dove?).

g.o.n.g