Vorrei scrivere una storia

Vorrei scrivere una storia in cui i personaggi non sono perfetti, ma della loro imperfezione sono così sicuri da poterla mostrare senza paura. Una storia in cui i personaggi si dicono le cose brutte in faccia, ma ancora di più si dicono le cose belle. Una storia in cui quando uno dei personaggi si innamora, o anche solo si prende una cotta, diventa luminoso e le campane suonano a festa perché l'amore è di per sé una cosa bella.
Vorrei scrivere una storia in cui un personaggio non vedente è una guida per quelli che hanno l'anima ottusa. Una storia in cui se uno dei personaggi piange, di gioia o di dolore, le lacrime servono per innaffiare le violette e farle crescere più belle perché un'emozione vera non è mai sprecata. Una storia in cui i personaggi si svegliano la mattina e trovano un caro/a amico/a che vive a 500 chilometri di distanza in cucina, pronto/a a far colazione.
Vorrei scrivere una storia che non abbia per forza un lieto fine, ma che semplicemente non abbia fine: si trasformi, diventi un'altra storia e poi un'altra e poi ancora un'altra... Una storia in cui i personaggi che parlano poco siano i più rispettati e un'aura li circondi indicando agli altri che vale la pena dare loro retta. Una storia in cui i personaggi abbiano un amplificatore dei battiti del loro cuore cosicché tutti si possano ricordare che ciascuno ha le sue emozioni e i suoi sentimenti.
Vorrei scrivere una storia in cui i personaggi possano essere alberi dalle radici ben salde e dai rami lunghi quel che serve per arrivare dove i loro sogni chiedono di essere.

A M&B e Mau... le mie radici.
A Mile, Ste e Sa... tra le persone che mi mancano di più.
A Chiara, Filo, Lisa, Roby, Teo, Luca e Mauri... tra i presenti.