Potrei andare avanti per molti altri chilometri. Ieri a Trieste c'era il sole, l'università era piena di ragazzi(ni?) che andavano a lezione, studiavano, si organizzavano la serata: "Cafè del Mar?... Cena?... Mandracchio?... Cibo matto?". Io mi sentivo un po' estranea, ma era come vedere un film che conosco benissimo.

Ieri c'era il sole, appunto, e mentre osservavo quelle strade mi veniva in mente il numero immenso di giorni che ho passato lì, soprattutto i giorni in cui - allora - mi sentivo "nera" e ieri, mi pareva, non potesse essercene motivo. Certo, con il senno di poi, è tutto più facile, però ieri ho scoperto che Trieste è oggettivamente bella, al di là di tutto quello che rappresenta per me.
Ieri mi sono commossa, come non mi sono commossa alla mia laurea... ero troppo rigida quel giorno per riuscirci. Ieri ho rivisto delle persone che non vedevo da due anni e mi è sembrato di non essere mai andata via. E quando li ho salutati, l'ho fatto come se li rivedessi tra qualche giorno. "Mi mancano i nostri sabati" mi ha detto R. ridendo. E T. si è ricordato delle "panadas" della mia cena di laurea. "L'intesa rimane per sempre" ha ragionato G.
Ieri fare un salto a Trieste, ha fatto suonare il mio inno alla gioia.
1 commento:
Ciao Kla!!
se vuoi vieni a visitare il mio blog!!
Posta un commento