martedì 12 agosto 2008

A Roma

Sapevo che tornare in Italia, e soprattutto tornare a lavorare in Italia, mi avrebbe messo un po' di malumore. Immaginavo che tipo di discorsi avrei sentito: per la serie "tutto deve cambiare, ma è meglio se rimane com'è". Niente di nuovo sotto il sole, insomma. Chi ha lo status se lo vuole tenere stretto.
Detto questo, il fatto di essere finalmente a Roma, mi riempie di sottile allegria! Eccola qui, Roma... adesso posso vedere quanto sei caotica o no, quanto sei solare o maleducata, quanto sei "caput mundi" o città per turisti.
Mi piace l'idea che proprio a Roma si chiuda - almeno metaforicamente - il cerchio di questi ultimi due anni, trascorsi spesso a cambiare casa e città, conoscenze e posti di lavoro.
Sono indubbiamente più "ricca" e, anche se negli ultimi tempi la stanchezza si è fatta sentire, so che ora sono nel pieno del giro sulle montagne russe e in questo momento non posso scendere. Ma tutto sommato, il bello è che mi diverto un sacco a fare questo su e giù e non c'è aspirante impiegato postale che mi farà cambiare idea facilmente.

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