sabato 7 febbraio 2009

Leggo cose che voi umani non vorreste neanche immaginare

Mi sveglio una mattina e inizio a preoccuparmi. Accendo il computer e inizio a navigare su Internet e leggo "cose che voi umani non potreste (o non vorreste??) neanche immaginare".
Leggo che ho la cittadinanza in un Paese in cui il Governo ieri ha cercato di fare un decreto legge in aperto contrasto con una sentenza della Corte di Cassazione, terzo e ultimo grado di giudizio del nostro sistema giudiziario, le cui decisioni generano quelle che tecnicamente si chiamano "sentenze passate in giudicato", ossia non più appellabili, ma da rispettare e applicare.
Leggo che quando il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione, ha rifiutato di firmare il decreto, la risposta del capo del Governo è suonata all'incirca come "andiamo avanti comunque e, se necessario, cambiamo la Costituzione".
Leggo, tra le righe (ma neppure troppo), che questo è insieme un atto di piaggeria alle gerarchie vaticane (e non ai credenti, sia ben chiaro) motivato da fini politici e un atto di eversione nei confronti della democrazia esistente e della Costituzione.
Leggo spregio e mancanza di vera sensibilità nei confronti delle persone intorno alle quali si sta giocando questa battaglia politica: la loro vicenda personale, umana, medica ed etica - secondo me - non solo non è nemmeno lontanamente considerata, ma è manipolata.
Di fronte a una cosa così, vorrei leggere dove e come rinunciare alla cittadinanza di questo Paese per prenderne un'altra in uno, ugualmente imperfetto (perché la perfezione non esiste da nessuna parte), ma che almeno, piuttosto che prendersi in giro, cerca in qualche modo di migliorarsi.

Per chi è interessato, questo è l'appello promosso dall'associazione Giustizia e Libertà a sostegno della democrazia nel nostro Paese.

2 commenti:

Unknown ha detto...

capisco il tuo sconforto, perché anch'io ho letto quelle cose... ma penso anche che la disumanizzazione di questo paese la si può combattere solo dal suo interno e anche se la voglia di andarsene è molta, forse vale ancora la pena tentare di cambiare le cose. Un abbraccio

kla ha detto...

Sì, lo so, non credo che tagliare la corda sia la soluzione, perlomeno non nel senso che riuscirei davvero a fregarmene.
Cmq, appena tornata dopo essere stata in Sardegna per votare alle elezioni regionali, non ho parole per esprimere la mia costernazione...