domenica 10 luglio 2005

Immaginazione

Un giorno chiacchieravo con un amico a cui non piace particolarmente leggere (anche se ultimamente si è un po’ “riconvertito”) e mi ha spiegato che una delle ragioni per cui non gli piaceva farlo, era il fatto di non riuscire a immaginarsi i personaggi, le situazioni, i posti che venivano raccontati.
Questa cosa mi ha colpito molto…perché io invece, fino a quel momento, l’avevo data per scontata: credevo che fosse una capacità innata dell’essere umano!
Comunque sia, ho iniziato a rifletterci sopra e, per curiosità, ho iniziato a chiedere in giro alle persone che conosco come immaginano i personaggi dei libri...

Per esempio, secondo me, Benjamin Malaussène (uno a caso, tanto per cambiare…) somiglia un po’ a Pennac: è vero Pennac ha proprio l’aria da “professorino”, però Malaussène deve avere gli stessi capelli scuri, con lo stesso taglio “corretto” ma un po’ spettinato, me lo vedo alto e allampanato…che corre come un pazzo sotto la pioggia, attraversando i ponti di Parigi! Quest’immagine mi è venuta proprio così, mentre leggevo la descrizione di questa scena in Signor Malaussène.

Oppure, Alex di Jack Frusciante è uscito dal gruppo: mi spiace, ma nel film Stefano Accorsi sembrava il nonno di Alex! Doveva avere 16 anni…e ne dimostrava una ventina abbondante, se non una trentina! Aidi era sbiadita, invece: sembrava che Violante Placido non fosse molto convinta di voler fare quel personaggio…Va be’, ma questo è un altro discorso: il passaggio dal libro al film che, il più delle volte, lascia insoddisfatti.

Tornando a noi, l’ambientazione di Io non ho paura: giallo, sole, grano…molto probabilmente sono stata influenzata dal trailer (non ho visto ancora il film), ma ho comprato quel libro perché, al di là della storia, “avevo voglia” di quel genere di paesaggi, quelli tipici del Sud Italia, ma anche della Sardegna, quelli che vengono definiti mediterranei dove il verde è solo quello della macchia mediterranea e il resto, in questa stagione, è tutto giallo…ma giallo, di un giallo incredibile che fa contrasto con il cielo blu, dove non vedi una nuvola nemmeno a pagarla! E l’aria è tersa e vedi tutto così: giallo e blu, con qualche chiazza di verde, fino all’orizzonte! Fantastico…per me quella è l’estate e quelli sono i luoghi dell’estate (imprinting genetico, non c’è dubbio!).

Con Corto Maltese mi è capitato il contrario (ovviamente, sarebbe giusto dire…): ero curiosa di sapere che faccia avesse Hugo Pratt. Premessa: siccome nelle sue biografie si legge che ha avuto effettivamente una vita avventurosa, che ha viaggiato…lo incarnavo molto bene nella faccia un po’ “ladresca” e assorta di Corto.



Ieri ho visto una sua foto, insieme a Vincenzo Mollica (il Mollicone del TG1!): signore con i capelli bianchi, ricci, panza ben curata, giacca e pantaloni in velluto marrone (almeno così sembra). L’avreste mai detto? Io, onestamente, no…Ma d’altra parte mi fa piacere perché è un’ulteriore prova del fatto che non sai mai cosa c’è nella testa della gente…Curiosità inarrestabile, di conseguenza!
In camera ho attaccato sull’anta dell’armadio, di fronte al mio letto, il viso di Corto (l’immagine è quella con cui Repubblica ha pubblicizzato l’uscita del fumetto nella Serie Oro qualche mese fa): l’immagine del volto non è completa, anche se è frontale, e quando lo guardi fa un “effetto Monna Lisa”, sembra sempre ricambiarti lo sguardo. E ha sempre l’espressione giusta per ogni occasione…

Menomale che non è un tema, se no oggi sarei andata fuori traccia a ripetizione…Be’ comunque…W LA LIBBERTÀ, come direbbe Gian Burrasca!!

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