giovedì 24 agosto 2006

3 e mezzo

Dopo tre mesi e mezzo di nuovo qui.
Sembra passata molta più acqua sotto ai ponti. Di quell'acqua cheta che però i ponti li smuove anche.
Ci è voluta una settimana prima che mi venisse di nuovo voglia di scrivere. Sentivo il bisogno di riambientarmi. Di realizzare.
Voglia di vacanze, la prima cosa. Anche se potrebbe sembrare una pretesa assurda. Di quelle vacanze "a svacco", stile Tropea, dove non pensi a nulla, ricarichi le pile e basta.
Ma tempo non ce n'è. Mi sono già imbarcata in qualcos'altro.
Solo (si fa per dire) spiagge casalinghe. Casetta. Cosa c'è di più sicuro al mondo? Anche se a volte mi vai stretta.

Questo distacco lungo tre mesi mi ha fatto vivere per un pò in un salutare mondo parallelo dove le priorità erano ben diverse dal solito.
Adesso sto realizzando quando questo distacco sia stato completamente positivo.
Adesso sono consapevole delle persone che mi mancano davvero e di quanta voglia ho di rivederle. Adesso sono consapevole di quanto sono stata diversa da quella che ero cinque o sei anni fa e di che cosa voglio recuperare di quella persona lì.
Quanti dubbi, quante incertezze che mi sono posta da sola. Questo mi sorprende: realizzare quanto ho contribuito a disgregare l'autostima che avevo. È vero: si cresce, ci si scontra e incontra con realtà meno idilliache dei sogni adolescenziali o infantili, ma la grinta ti serve sempre, anzi te ne serve di più.

Nel corso dell'ultimo anno mi sono dovuta confrontare con alcune situazioni spiacevoli che hanno coinvolto persone che ritenevo amiche. Dopo la prima delusione e il conseguente sconforto, qualcosa si è asciugato dentro di me. Nel senso che ho recintato quella delusione e adesso riesco a guardarla con abbastanza distacco da poter dire che, si, è un peccato, però vado avanti anche senza. Una serena consapevolezza, anche se a volte non del tutto priva di malinconia.

La sensazione seguente: il mondo è grande. Ma davvero grande. E cerca che ti cerca, quello che ti piace lo puoi trovare, quello che ti piace viene fuori. Come il sorriso di A. Più bella cosa non c'è...

E adesso il pensiero: che fare? Una cosa un pò spaventosa all'inizio. Bisogna scegliere. Cosa? Come? Dove? Quando?
Il perché è scontato (si fa per dire). Il perché sono io e quindi conta cosa voglio fare io, cosa voglio essere io, quanta grinta saprò tirare fuori io...
Già, le 5 W...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bentornata!!!
J.