giovedì 10 agosto 2006

Hey, man!

Due giorni in Irlanda del Nord: Belfast e Giant's Causway.
Un viaggio in macchina con la mia giapponese preferita e due ragazzi francesi, simpatici e interessanti.
Un viaggio che meritava di essere fatto per andare a vedere, almeno a farsi un'idea, di cosa significasse la sigla IRA, di cosa deve essere stato negli ultimi 35 anni, di cosa puo' essere viverci adesso. (Anche se la storia non e' certo cosi' breve e cosi' facile).
Notte in ostello. Per cena, un mix italo-francese (per ricomporre fratture diplomatico-calcistiche di cui nessuno di noi si ricordava in quel momento): linguine al pesto, formaggio e prosciutto.
Chiacchieriamo della Legione Straniera mentre mangiamo, poi giochi di societa', forniti dalla casa.
Non dormiamo molto: il sesto che occupa la stanza con noi - oltre un americano di Los Angeles - e' un bel po' fuori di testa e all'una ci sveglia tutti quanti, accendendo la luce per farsi il letto e facendo un bel po' di casino... Maledizioni da parte dell'americano, che alle due e mezza pensa bene di lasciarci e...ci sveglia di nuovo (anche se almeno chiede scusa!).
La mattina i ragazzi ci preparano la colazione e cosi' quando scendiamo nella sala da pranzo, siamo servite e riverite! Troppo bello! Li abbraccerei e me li porterei in Italia per poter continuare a discutere con loro ogni volta che si mangia!!
Sulla via del ritorno, the Glen of Antrim: uno spettacolo...la strada lungo la costa e' un susseguirsi di panorami incredibili!
Li digeriamo con una colonna sonora degna di nota: The Doors, Bob Marley, Patty Smith, Bob Dylan, David Bowie, Edith Piaf...

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