Il primo giorno di scuola. Come i bambini. Da non crederci. Con lo stesso spirito di ripartire, se non da zero, con una grande dose di umiltà. Mi correggo: grandissima dose di umiltà.
Dopo l’attacco “sogliola” (che come inizio devo dire non è male…) che ha fatto piegare in due dal ridere uno dei prof. competenti (mio padre ogni tanto me lo dice che potrei avere un futuro nel cabaret…e la cosa mi consola perché, tutto sommato, non è facile far ridere!), si profila all’orizzonte il campo di battaglia. O meglio, loro lo chiamano di addestramento – infatti credo che sul retro ci sia uno di quei percorsi dei marines e non mi stupirei se un giorno trovassimo qualcuno che sbraita come il sergente di Full Metal Jacket…e noi siamo i 32 Soldato Palla di Lardo di turno;-)!
Dopo l’attacco “sogliola” (che come inizio devo dire non è male…) che ha fatto piegare in due dal ridere uno dei prof. competenti (mio padre ogni tanto me lo dice che potrei avere un futuro nel cabaret…e la cosa mi consola perché, tutto sommato, non è facile far ridere!), si profila all’orizzonte il campo di battaglia. O meglio, loro lo chiamano di addestramento – infatti credo che sul retro ci sia uno di quei percorsi dei marines e non mi stupirei se un giorno trovassimo qualcuno che sbraita come il sergente di Full Metal Jacket…e noi siamo i 32 Soldato Palla di Lardo di turno;-)!
Continua…
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