lunedì 18 febbraio 2008

E si parla di noi

"... questa è una riflessione in toni pacati, se potessi parlare lo farei a bassa voce".
Comincio con questa citazione perché la storia che i "Netturbini" raccontano in quel post, non è molto diversa da quella dei "Male-Ducati" attuali. D'altra parte, non per nulla sono i nostri predecessori. Ma parlare a bassa voce sta bene anche per altre riflessioni, come il senso un po' inaspettato di nostalgia che mi ha preso salutando gli ultimi (speriamo solo in ordine di tempo) due partenti. Mi è venuto in mente che tra qualche mese saremo tutti partenti e che con qualcuno sarà più "addio" che con altri. Certo, l'Italia non è poi così grande, se c'è la volontà... blablabla... Però lo so, e non me lo nascondo, che qualcuno a cui tengo lo perderò (quasi) certamente per strada.
Qualche giorno fa, mi è stato fatto notare che sono discontinua nel dare la mia fiducia al prossimo, che questo rende "difficile", a volte, essermi amica/o, so che la mia maschera è spesso difensiva, so anche che spesso vorrei che fossero gli altri a venirsi a prendere la briga di conoscermi... So che qualcuna di queste partenze mi ha fatto sentire la sensazione di essere un po' un "corpo estraneo", nonostante la mia simpatia per i partenti in questione. Mi rendo conto che spesso non la dimostro, questo sì. Così come "non perdo tempo" con chi non mi è simpatico, allo stesso modo finisco per dare per scontato anche quello che provo e penso di positivo.
Solo che, mi sa, è vero che "la felicità è vera solo se condivisa".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sai che forse non sono d'accordissimo? secondo me, è normale che tra trenta persone ci sinao dei dissapori...ma noi non siamo mai stati divisi in gruppetti beceri come quelli dello scorso biennio...sebbene ognuno si sia beccato e continui a beccarsi la sua dose di malignità, non abbiamo mai raggiunto certi livelli....tanto bassi da non poter nemmeno essere contenti dell'assunzione di un tuo ex collega...

per quanto riguarda, la fiducia e il permesso ad avvicinarsi a te...io penso tu sia una bella persona...non possiamo pretendere che tutti ci comprendano e ci accettino... a volte però non possiamo nemmeno volere che siano sempre gli altri a fare il primo passo verso di noi...e te lo dice una che ha creduto per molto tempo di essere incompresa. a volte è solo una questione di percezione interna. bacio, c.

kla ha detto...

Guarda, io non so esattamente come erano le relazioni tra quelli dello scorso biennio... Il loro post mi ha colpito e ne ho scritto perché credo che, a volte, possa essere facile imboccare una china pericolosa senza neppure accorgersene. Probabilmente è vero che noi, finora, ce la siamo cavata molto meglio, ma spesso mi chiedo anche che cosa scorre, in termini di pensieri, sotto il livello di percezione normale... Va be', magari sono solo io un po' troppo "pensierosa".
Quanto al resto, è una riflessione che mi sprona ad essere Clara e magari anche c(l)ara qui e adesso: è importante soprattutto per me, al di là di tutto.
Un bacio anche a te. :-)