lunedì 20 novembre 2006

Umane relazioni

Sabato sera sono tornata a casa un po’ sconvolta. Ho sentito uno dei discorsi più amareggianti della mia vita.
Ero in giro con i miei compagni di corso e da quella che sembrava essere una battuta, buttata là con un po’ di (in)sano cinismo, è venuto fuori un mezzo putiferio.
Lo sapevate che è aristocratico che una coppia sposata o convivente dorma in stanze separate? Si, avete letto bene: aristocratico. E che se credi alla favola dei due cuori e una capanna sei una bambina scema che crede alle favole? (Ok, bambina scema non l’ha detto però c’è mancato poco…).
Si, perché non si può mica mischiare la tua roba con quella della persona con cui hai scelto di vivere nello stesso armadio. E poi ti tira via le coperte, o le lenzuola…non sia mai! E poi, magari, ti ci porta pure i mocciosi a dormire nel lettone!!
Già, perché in primo luogo l’indipendenza e la libertà sono la prima cosa – a costo di lacrime e sangue, proprie e altrui – e poi in questo mondo che li fai a fare dei figli? Il mondo è cattivo. I valori non sono più quelli di cinquant’anni fa – anche se gli piacerebbe (e per fortuna!) – e quindi che senso ha farsi una famiglia oggi?

Lo so che, di fondo, qualcuno potrebbe anche dirmi che in questo discorso qualche fondamento c’è pure.
Ma io ho visto anche un’altra cosa: un’enorme freddezza con cui il ragionamento è stato portato avanti.
Penso di aver visto qualche brutto esempio di egoismo nell’ambito delle relazioni sentimentali, ma mai così.
Il gelo della nuda teoria.

Perdonatemi perché, come ho scritto, forse neanch’io credo più ai miracoli di Natale. Però nelle responsabilità ci credo ancora, eccome.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Kla,
il lungo fiume della vita ci porta a incontrarci. Voglio fare tesoro del tuo intelletto e della tua creatività. A presto bloggarci,
Filo.

Andrea (sdl) ha detto...

Beh. Chi più chi meno, non è certo l'aristocratico e basta a pensare così. Lo sono tutte quelle persone incapaci di reagire di fronte a questa vita.
Uno può scegliere di lottare e rischiare tutto per tutto. Provare a cambiare il mondo.
Oppure può accettarlo e stare alle regole.

Qui sta la differenza. Tra chi sogna e vive e chi pensa e sopravvive.

Andrea (sdl)