mercoledì 21 marzo 2007

Dieci alle cinque: è arrivata la primavera

Dieci minuti alle cinque. Sta per andare in onda il gr, condotto dalla mia coinquilina e da M.
Oggi ha nevicato qui a Urbino. Ho aperto la finestra stamattina e sono stata a guardare i fiocchi bianchi, enormi, che venivano giù e imbiancavano tutto pian piano. C'era silenzio. Sembrava un giorno diverso. Una giornata di vacanza.
Non è stato così. Mi sono lasciata trascinare al solito desk con mezz'ora e più di ritardo giustificata per grazia della nevicata.
Sempre per grazia della nevicata usciremo prima, alle sei: sai, siamo senza macchine, alle sette come potremmo tornare a casa? E poi, se continua a nevicare?

Invece no. La neve si è trasformata in volgare pioggia, come immagino potrebbe dire il mio amico M. Il mio amico M., che oggi era tutto rosso per l'emozione quando è uscito dallo studio e che mi ha emozionato mentre lo ascoltavo da fuori. Il mio amico M., che non sa che ora scrivo di lui e che non sa dell'esistenza di questa pagina. Il mio amico M., che negli ultimi mesi è stato lo spunto di molte riflessioni, lo stimolo per guardare da prospettive diverse. Il mio amico M., che con la sua mail ha avuto la capacità di sgamarmi in quattro e quattr'otto... eppure in quel momento, mentre la leggevo nulla è venuto a mancare. Il mio amico M., che si trincera dietro un "in questo momento mi vien meglio scrivere che parlare" e io mi chiedo perché, in attesa del momento giusto per chiederlo anche a lui. E del momento giusto per noi, per le nostre parole elettroniche rimaste in sospeso tra una vacanza e l'altra, in attesa di respirare aria e farla vibrare. A presto, M. Buona serata!

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