venerdì 6 aprile 2007

THANK YOU FOR SMOKING

Credo che sia il film più cinico che io abbia visto fino a oggi. O, almeno, uno dei più cinici.
La storia è quella di Nick Naylor, vicepresidente e portavoce dell’Accademia per gli studi sul tabacco, istituto di ricerca di dubbia fama, dovuta al fatto che è finanziata dalle multinazionali produttrici di sigarette.
Al protagonista spetta il ruolo, che svolge con grande talento, della “faccia tosta” che dice le cose più spropositate per difendere l’industria per cui lavora, con la capacità di renderle credibili, o perlomeno digeribili, anche ai suoi più fermi oppositori.
I suoi due unici amici (come lui li definirà verso il finale) sono i suoi omologhi che lavorano per l’industria delle armi e degli alcolici: insieme formano il gruppo MDM, Mercanti Di Morte, e si incontrano ogni settimana, allo stesso tavolo dello stesso ristorante.
Il film è fatto bene, ma è il mio senso morale che si ribella, in conclusione.
Nick è il centro di tutta la vicenda, lo spettatore la legge attraverso il suo pensiero. Quello che forse risulta più indigesto non è tanto il suo lavoro. Il sassolino che rimane nella scarpa è che Nick sia un esempio per suo figlio: nell’arte oratoria, sì, ma qui tra il dire e il fare il passo sembra più breve di quanto non sia nel proverbio.

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