lunedì 18 agosto 2008

Gabbiani

Avete presente i gabbiani stupidi del film Alla ricerca di Nemo? Quelli che vanno in giro saltellando come polli e ripetendo "Mio!" all'indirizzo di qualunque cosa abbia l'aria di essere cibo?
Be', ecco, mi volevo soffermare a riflettere su quei bipedi che si comportano più o meno allo stesso modo, con la differenza che l'unica cosa che sanno dire è: "Io!". Con lo stesso identico petulante ripetitivo suono. Questi esseri, innamorati di se stessi oltre ogni misura, e molto meno del loro prossimo - checché ne dicano - vivono in perenne adorazione del proprio ego, ma - secondo me - sono pure un po' masochisti (o forse èpiù corretto dire sadici, visto quanto rompono i maroni al loro sfortunato prossimo?) perché, siccome ogni mezzo è buono pur di stare al centro dell'attenzione, si sentono e si definiscono pubblicamente come le vittime delle ingiustizie umane, della cattiveria e dell'incomprensione del prossimo. Come si può non capire il loro genio? La loro superiorità morale ed intellettuale in ogni campo? La loro assoluta buonafede che li esime da ogni responsabilità anche nelle più nefande vicende?
In realtà, c'è un aspetto utile anche nella loro vanesia inutilità. Ti insegnano che un ego spropositato non potrà mai essere veramente umile e comportarsi in maniera sincera, amorevole e disinteressata verso il suo prossimo. In fondo, per queste persone, gli altri non sono che specchi nei quali riflettere le proprie presunte qualità, nella speranza che le confermino. Ciò che li frega è che ritendoli specchi, li ritengono altrettanto stupidi rispetto a ciò che riflettono. E questo è ciò che li tradisce, che svela il gioco all'incauto che si è fidato.
Di contro, esistono altri bipedi che dal confronto con i primi, escono esaltati. Sono quelli come Scuttle, il gabbiano stonato e pasticcione del film La Sirenetta. Sono quei bipedi che non sono mai perfettamente azzimati rispetto al contesto in cui si trovano, che viaggiano sul binario di un'originalità che non è esibizionismo ma piuttosto tentativo (non sempre riuscito, è difficile, si sa) di essere fedeli a se stessi. Sono quelli che, in fin dei conti, dimostrano di saper essere sinceri e leali, persino oltre le aspettative a volte.
Sono gli Scuttle che ti permettono di gustarti meglio la vita perché loro dimostarno di sapere qual è il background che conta, al di là delle situazioni e delle difficoltà contingenti.
Un altro pregio degli Scuttle è che in genere, durano. Dal momento in cui li incontri, può passare molta acqua sotto i ponti, ma ci sono buone probabilità che li ritrovi e ti sembra di non averli lasciati da troppo tempo. Un vero Scuttle, poi, non perde mai il suo smalto.
Un buon "raaaaaaaaaaaa, raaaaaaaaaaaaaaaa, raaaaaaaaaaaaaaaaaaaw!" a tutti gli Scuttle, allora!;-)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ho amato queste righe.

gimme more,
un bacione
filo

Anonimo ha detto...

E tu in che categoria ti metti?

kla ha detto...

Premesso che gli anonimi potrebbero anche firmarsi, non mi metto in nessuna categoria perché penso che non stia a me dirlo. E cmq, chiaramente, mi auguro di (e provo a) non stare nella prima.