- Siamo tutti liberi ed uguali
- Non discriminare
- Diritto alla vita
- Nessuna schiavitù
- Nessuna tortura
- Hai i tuoi diritti ovunque tu vada
- Siamo tutti uguali di fronte alla legge
- Tutti i tuoi diritti sono protetti dalla legge
- Nessuna detenzione ingiusta
- Diritto al giudizio
- Innocente finché dimostrato
- Diritto alla privacy
- Diritto di libertà di movimento
- Diritto di asilo
- Diritto alla nazionalità
- Diritto di matrimonio e famiglia
- Diritto di proprietà
- Libertà di pensiero
- Libertà di espressione
- Diritto di pubblica assemblea
- Diritto alla democrazia
- Sicurezza sociale
- Diritti dei lavoratori
- Diritto di giocare
- Un letto e cibo per tutti
- Diritto all'istruzione
- Diritti d'autore
- Un mondo libero e giusto
- Responsabilità
- Nessuno può toglierti i tuoi diritti
Mi viene in mente, senza andar lontano né nel tempo, né nei luoghi, il no del Vaticano alla depenalizzazione dell'omossessualità proposta all'Onu dalla Francia, presidente di turno dell'Unione europea. A parte infrangere alcuni principi religiosi - come la solidarietà, il rispetto e la difesa della vita, la comprensione e l'amore verso il prossimo - più prosaicamente questo "no" lede, a occhio e croce, gli articoli 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 12, 16 di questa Dichiarazione.
Così, forse è il caso di fermarci un po' a riflettere quando sospiriamo e pensiamo che siano i dittatori, i regimi oppressivi e antidemocratici a impedire alla Dichiarazione di essere applicata. Spesso siamo noi a infrangere le regole e, anche se altrettanto spesso nessuno ce ne chiederà conto, i fatti restano.
PS: la galleria di Repubblica.it, ispirata all'anniversario, merita un'occhiata...
3 commenti:
Splendida la galleria di repubblica :) In effetti alle volte riflettiamo troppo poco su queste cose, quand'invece sarebbe meglio farlo.
Grazie come al solito :)
Andrea (sdl)
il Vaticano non ha mai ratificato la DIchiarazione UNiversale dei Diritti dell'uomo, quindi non vedo perchè dovrebbe preoccuparsi di infrangerla.
Inoltre, il suo "no" alla depenalizzazione dell'omosessualità ha il valore di puro commento, non essendo membro votante dell'ONU (è osservatore solo da 1 anno).
E dimentichi che, sempre il Vaticano, non ha firmato la convenzione Onu per i disabili (dal punto di vista legale un fatto forse più grave) (http://www.raidue.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,303%5E1081098,00.html)
Comunque...
TANTI AUGURI DICHIARAZIONE!!
Credo che il Vaticano dovrebbe tenere bene in mente il principio del "Libero Arbitrio", averne più rispetto, visto che è dono divino. A maggior ragione chi è omosessuale, non dovrebbe subire alcuna discriminazione dalla Chiesa, perché alla stregua di un disabile, non vive una scelta, ma incarna una DIVERSA natura.
Sono imperdonabili le prese di posizione a San Pietro, perché come scrive bene Clara, infrangono non solo i principi dei diritti umani più importanti, ma anche lo stesso Vangelo di Cristo, che predica l'amore e l'accoglienza dei più "piccoli", anche di chi viene, a causa della propria NATURA, perseguitato e umiliato.
Che non si pontifichi su temi che riguardano la vita o la morte degli uomini, altrimenti potremmo riaprire tante piaghe del passato, come in modo molto ironico fa Paola Cortellesi col suo "Riparliamone". Ci sono capitoli della storia ancora inzuppati di sangue che non possono essere più riscritti e ridiscussi, diritti conquistati con battaglie e vite spezzate. Guai a chi, Chiesa in primis, si permetta di rimetterli in discussione, perché dal no sulla depenalizzazione dell'omosessualità ad un secondo Olocausto, il passo è piuttosto breve.
Alle volte mi chiedo, con una punta di sarcasmo: "Ma Gesù, valeva proprio la pena donarti sulla croce? Dopo oltre 2000 anni ci sono ancora tanti imbiancatori di sepolcri".
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