sabato 6 dicembre 2008

Invece no

Ci sono 2,7 chilometri tra casa mia e gli stabilimenti della ThyssenKrupp di Torino. Trentratrè minuti a piedi, sei minuti se volessi andarci in macchina, ventitrè se prendessi un autobus. Sì, un autobus, perché questa è una storia di vita quotidiana.
Sette persone, un anno fa, erano andate a lavorare, come altre notti, con gli stessi mezzi di sempre, con prospettive - peraltro negative - di sempre.
Io non ho nulla da aggiungere sulla cronaca di quello che è successo. Posso solo ricordare e allora mi viene in mente quando ho sentito al tg la notizia e ho avuto la sensazione, brutta, un brivido "nero", che fosse successa una cosa davvero grave. Mi ricordo nei giorni seguenti, leggendo i giornali, facevo il tifo, stringendo i denti, per chi era in ospedale: "Ce la devono fare, ce la devono fare".
Invece no. Se qualcuno fosse riuscito a salvarsi, questo avrebbe messo a posto le coscienze di molti. "Sì, è grave" si sarebbe detto, ma sarebbe stato più "digeribile".
Invece no.

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