sabato 28 novembre 2009

Con un colpo di spugna

È passato parecchio tempo dall'ultima volta che ho scritto e oggi torno qui, in prima persona, in cerca di un po' di "libertà".

Mi sento un po' un amante tradito, che ha molta dedizione e gioca con persone che non stanno alle stesse regole. Fastidiosamente ho questa sensazione riguardo a più campi, non solo dove tutto sommato resta intollerabile, ma era comunque prevedibile.

E mi secca di più questo fastidio che viene da cose passate e sul quale non ho potere, non ne ho mai avuto. Forse è vero che c'è più da temere il passato, con le sue zavorre, che non il futuro.

Quando mi capita di rileggere quello che ho scritto mi sembra - e mi sorprende sempre - di essere riuscita a trovare parole giuste, esatte, per esprimere quello che mi passava per la testa. Sembra tutto così lampante che mi chiedo: "ma perché pensavo di non avere le idee chiare allora?".

Ecco, allora, adesso l'idea che ho è che voglio fregarmene di tutte quelle cose che non sono andate bene e di quelle che non vanno bene. E circondarmi di quelle che mi appagano, che sono reali e non solo immaginazione.

E godermi questo sottile piacere, l'appagamento, che già nel nome in sè ti dà soddisfazione, sembra cioccolato al latte, sembra una carezza...


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